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Costi Cambio Destinazione d’Uso

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Il cambio destinazione d’uso è una pratica amministrativa che deve essere richiesta per modificare la finalità d’uso di un immobile.

I casi più frequenti riguardano il cambio destinazione d’uso da abitazione ad ufficio, da abitazione a locale commerciale o infine il cambio destinazione d’uso di un garage, una cantina o altre pertinenze della casa.

Vediamo quali sono i costi cambio destinazione d’uso e come ottenere per il cambio destinazione d’uso prezzi scontati.

Indice

Costo cambio destinazione d’uso: cosa include?

Cambiare la destinazione d’uso significa modificare lo scopo per cui un immobile viene utilizzato. Il cambio destinazione va richiesto anche nel caso in cui non vi siano modifiche fisiche al locale né ristrutturazioni. Qualsiasi informazione riguardo alla tipologia dell’edificio va comunicata al catasto per non incorrere in gravi sanzioni pecuniarie.

Come si effettua il cambio destinazione d’uso?

Il primo passaggio da fare per cambiare la destinazione d’uso di una abitazione è quello di accertare la legittimità dell’immobile, dimostrare che sia in regola con la normativa urbanistica e che non siano presenti abusi edilizi.

Occorre dunque mettere insieme tutta la documentazione relativa al permesso a costruire, le concessioni, i documenti sull’agibilità dell’edificio.

Una volta accertata la corrispondenza alle disposizioni urbanistiche si passa a verificare se il locale è a norma dal punto di vista igienico sanitario. A questo punto si presenta il progetto di pratica per il cambio destinazione d’uso agli uffici comunali locali che rilasceranno l’autorizzazione ad avviare le opere murarie.

Quanto costa il cambio di destinazione d’uso?

Per ottenere un cambio destinazione d’uso in tempi rapidi e senza intoppi occorre affidarsi ad un professionista del settore, geometra, architetto o ingegnere che prenda in carico la pratica.

La prima spesa da calcolare per un cambio destinazione è dunque la parcella del professionista che si occuperà della gestione amministrativa. I servizi offerti dal geometra o architetto includeranno la pratica catastale, le certificazioni energetiche, i documenti sulla regolarità degli impianti, l’attestazione di agibilità dell’immobile, l’APE.

Il professionista svolgerà anche la direzione del cantiere e il coordinamento dei lavori di ristrutturazione.

Vanno poi effettuate le opere edili per far passare l’immobile alla nuova categoria d’uso. Rientrano in questa tipologia di spesa la realizzazione di porte o finestre, la modifica dei vani del locale o la messa a norma degli impianti.

Le amministrazioni comunali richiedono infine dei diritti di segreteria o spese urbanistiche per la presentazione della pratica catastale. Si tratta di spese fisse che variano in funzione della pratica richiesta e del comune.

Costi di massima per un cambio di destinazione d’uso

Per avere un’idea dei prezzi cambio destinazione d’uso di un edificio, abbiamo riportato alcuni costi indicativi divisi per tipologia di spesa.

Per la parcella del professionista che seguirà la pratica, vanno calcolati dai 300 ai 700 euro; per i diritti di segreteria da versare alle amministrazioni comunali occorre calcolare dagli 80 ai 350 euro, a seconda dell’autorizzazione richiesta. Per gli eventuali lavori di ristrutturazione e opere edili, si può mettere a preventivo una spesa che va dai 50 ai 400 euro al mq.

Voci che incidono sul prezzo di una cambio destinazione uso

Le spese per le pratiche catastali e la preparazione del progetto in carico all’architetto o geometra dipenderanno dalla complessità della pratica e dalla tipologia di cambio destinazione d’uso.

Ad esempio se la modifica destinazione d’uso avviene all’interno della stessa categoria residenziale, agricola o commerciale, il progetto urbanistico sarà più semplice da produrre e le spese per i servizi resi dal geometra o architetto saranno minori. Se invece si deve passare da una categoria all’altra, i costi cambio destinazione d’uso tenderanno ad aumentare e la documentazione catastale da produrre sarà più complessa.

Nel caso di un importante cambio d’uso dell’immobile, anche le spese relative ai lavori di opere murarie e alle modifiche fisiche da realizzare saranno maggiori.

Le spese urbanistiche e i diritti di segreteria sono stabiliti dal comune interessato. Va considerato che se non si aumenta il carico urbanistico, non si devono pagare diritti amministrativi.

Per ottenere per una pratica cambio destinazione d’uso prezzi convenienti, il consiglio è di valutare più di un preventivo di spesa.